Il Sinai bolognese

Ho passato la domenica mattina sul “Sinai” della montagna bolognese. State tranquilli: non ho portato giù una nuova release dei 10 comandamenti. Anche perché io, nelle vesti di Mosè, sarei un po’ troppo “anarchico” (del tipo: Art. 1 : sono abrogati i 10 comandamenti; Art. 2 : fate un po’ quello che potete). Non funzionerebbe mica!🤔
Allora vi spiego come è andata. Storicamente, intendo.


Ieri sono andato al Santuario di Montòvolo che è dedicato alla Beata Vergine della Consolazione. Sembra risalire, sulla base della data riportata nella lunetta, all’anno 1.211. Però sorge sui resti di un probabile tempio pagano già presente nei primi secoli D.C.
Quello che mi ha colpito maggiormente, anche grazie alla presentazione fatta dai bravissimi volontari che gestiscono il sito, è stato l’oratorio di Santa Caterina d’Alessandria. Ed è qui che inizia la Storia. Io la racconto a modo mio, ma deve essere andata più o meno così…
Siamo nel 1217. Papa Onorio III fa un giro di telefonate per organizzare la V Crociata. Io immagino che tutti i sovrani europei, all’inizio, siano rimasti un po’ freddini (ancora memori della infame IV Crociata). Alla fine si mettono d’accordo e si parte: l’obiettivo è conquistare la città portuale di Damietta, sulla foce del Nilo.
L’azione militare è un successo e i crociati conquistano la città. Poi però iniziano a litigare tra francesi e italiani (e qui si capisce da dove nascono i mali dell’Unione Europea). Mentre i cristiani si scannano tra di loro gli arabi si riprendono la città. Così i “nostri” devono tornare a casa con le pive nel sacco. Ma, al rientro, portano con sé un’idea geniale, una start-up di successo: rifare il Sinai a Bologna! 😳
L’idea non è malvagia. Sul Sinai (quello vero) c’è il Monastero di Santa Caterina d’Alessandria. E il pellegrinaggio fin là garantisce l’indulgenza dai peccati. I templari pensano: basta costruire un edificio dedicato a Santa Caterina e il gioco è fatto. Poi, per l’assoluzione dai peccati, non sarà mica necessario attraversare il Mediterrano per scannare musulmani. A quel punto basterà uscire a Sasso Marconi, seguire la Porrettana e arrivare a Montòvolo. E’ geniale! Una sorta di Low Cost dell’indulgenza plenaria. (se ci fosse già stato Lutero non l’avrebbe presa bene😅)


Ed è così che è nato il “Monte Sinai bolognese”.
Io ci ho passato solo una mattina, però mi sento già “indultato” dai miei peccati.
Comunque, per le cazzate che sto scrivendo, dovrò fare un altro giro (oppure, in alternativa, dovrò organizzare una nuova crociata)

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