Quando sabato sono arrivato a Bobbio la “playlist irlandese”, sull’autoradio, stava passando “Rare old mountain dew”. Sarà contento San Colombano!
Già perché questo, nella Val Trebbia, è come un piccolo pezzo d’Irlanda sotto al cielo dell’Appennino. Venti anni impiegò San Colombano, nel VII secolo, per arrivare qui dall’Irlanda: evidentemente non viaggiava con RyanAir.
Il borgo di Bobbio è uno dei più belli d’Italia: è stato il Borgo dei Borghi 2019 (selezionato, per quell’anno, come il più bello tra tutti). Ma io ho scelto, come postazione privilegiata, il greto del Trebbia. Una scelta molto gettonata perché, appena dopo il tramonto, ci siamo trovati in almeno 4 fotografi su un fazzoletto di sassi nel letto del fiume.
D’altra parte da lì si può fotografare il Ponte Gobbo, anche detto Ponte Vecchio, anche detto Ponte del Diavolo. Già perché anche questo è uno dei tanti “Ponti del Diavolo”, come quelli che trovi in quasi tutte le città italiane.Che poi la storia è sempre quella: il Santo di turno chiede al Diavolo di costruire un ponte. In cambio gli offre l’anima della prima creatura che attraverserà il ponte. Satana termina il suo lavoro così il Santo, che in questo caso è il buon “Colombano da Bangor”, fa attraversare il ponte da un cane. Mica scemo il Santo.
Ma possibile che il Diavolo sia così coglione da cascarci in tutte le città del mondo?️
P.S.In merito alla foto dell’Abbazia dalla finestra del castello: se la foto vi fa schifo non è colpa del fotografo, è che il vetro era sporco di suo e nello zaino non avevo il Vetrix