Una vacanza eteronima

Eccoci qua! questa volta sembrava impossibile partire ma invece…
Ancora poche ore e poi saremo a Lisbona. Ho iniziato ad organizzare questo viaggio circa un anno fa: quante idee, quanti progetti, quanti programmi… poi tutto è andato a rotoli. Ma forse è giusto così, “la vita è un viaggio sperimentale, compiuto involontariamente” diceva Pessoa. Forse non siamo noi a viaggiare nella vita ma è lei a viaggiare in noi. Cacchio! ho esagerato con la lettura di Pessoa e adesso mi escono simili affermazioni.

Una cosa è certa: il nostro viaggio sarà in compagnia di Fernando (a mio parere il più grande Poeta del XX secolo). Come tributo al grande Poeta dell’Inquietudine volevamo inventarci delle “personalità eteronime”. Ma non ho trovato il tempo per lavorarci. Però ho provato a spiegare a mia figlia il concetto di eteronimia nell’opera di Pessoa.
Un giorno dico: Chiara ascolta, adesso ti spiego l’eteronimia di Pessoa. Devi immaginare un Poeta capace di “indossare” diverse personalità. Con ognuna di queste scrive in modo diverso, con sfumature diverse. Addirittura, se non ricordo male, utilizzando una diversa calligrafia. Una sola moltitudine, così è intitolata una raccolta che definisce bene il concetto di questo geniale scrittore.
Poi ci penso meglio e dico: Chiara, nel corso della vita ti capiterà di incontrare parecchie persone che mostrano due, tre o anche più personalità. Ecco, quelli meglio evitarli. Fernando Pessoa aveva la “licenza poetica” per farlo, tutti gli altri sono solo dei pericolosi psicopatici dei quali è pieno il mondo.

E questo era tratto dalla rubrica “L’eteronimia di Pessoa spiegata agli adolescenti”.


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