Sarò forse un inguaribile romantico ma non resisto al fascino di certe storie.
Il caro Sante mi ha fatto “cuccare”, per la seconda volta, la mostra fotografica su Campeda: quindi adesso sono io a meritarmi l’appellativo di Santo 🙂
Ma la storia dei suoi genitori, narrata in uno dei cartelli, ha sempre un fascino da film hollywoodiano.
Siamo nel ’43, dopo l’armistizio è il caos totale. Scattano i rastrellamenti dei giovani che vengono arruolati, al centro nord, nell’esercito della Repubblica di Salò.
Domenico Ballerini, che ha già regalato ai Savoia 10 anni da soldato, ora ne ha le palle piene. Così scappa, come tanti altri giovani, sulle montagne. La destinazione, per lui che vive a Molino del Pallone, è il piccolo borgo di Campeda.
C’era già stato una sola volta in vita sua. Ma ora, al suo ritorno come “imboscato”, vi incontra Maria Vivarelli. E i due vivranno per sempre felici e contenti… dando alla luce il nostro Sante.
Galeotto fu l’8 settembre! Non è forse materiale per un colossal romantico in stile Hollywoodiano? #vacanzaunaetrina